Si chiama “The Wild Trapeze” il primo album solista del cantante degli Incubus,pubblicato in questi giorni da Epic records.L’album di per sè riprende le sonorità della band ma con una interpretazione personale degna di nota.Non è sempre facile per un leadsinger svincolarsi dai propri compagni ma Boyd con questo album lo ha dimostrato egregiamente;non è paragonabile alle imprese di gente come John Lennon e dell’ amico Paul che dopo i Beatles si sono ben distinti ma lo sforzo è meritevole di elogio.Ascoltando le traccie si individua facilmente l’uso di differenti strumenti dalla chitarra acustica alle percussioni,dal mandolino alla tastiera.Suoni profondamente diversi già ascoltati negli ultimi lavori degli Incubus.Tutto questo è stato realizzato anche grazie all’aiuto di un importante produttore come Dave Fridmann(ex Flaming Lips) e di un video di traino realizzato dallo stesso Boyd con i fotografo Brantley Gutierrez.
Brandon Boyd degli Incubus torna ma da solo
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